Читаем Paolini1-Eragon.doc полностью

Eragon trattenne il fiato. Da un lato e dall'altro c'erano ancora montagne, ma sotto di loro si estendeva un'enorme pianura che si fondeva con l'orizzonte lontano. La piatta distesa aveva un uniforme colore brunicdo, di erba secca. Sulle loro teste si ricorrevano le nubi, sospinte da venti impetuosi.

Capì perché Brom aveva insistito per comprare i cavalli. Avrebbero impiegato settimane, se non mesi, per coprire quella distanza a piedi. Scorse Saphira che volava, tanto in alto da poter essere scambiata per un uccello.

«Aspetteremo domani per compiere la discesa» disse Brom. «Ci vorrà gran parte della giornata, perciò ci accampiamo adesso.»

«Quanto ci vuole per attraversare questa landa?» domandò Eragon, ancora stupito. «Da un paio di giorni a una quindicina: dipende dalla direzione che uno prende. A parte le tribù nomadi che battono questa regione, per il resto è quasi del tutto disabitata, come il Deserto di Hadarac a est. Perciò non troveremo molti villaggi. Tuttavia a sud le pianure sono meno aride e più popolate.»

Lasciarono il sentiero e smontarono sulla riva dell'Anora. Mentre toglievano le selle ai cavalli. Brom indicò il baio. «Dovresti dargli un nome.»

Eragon ci pensò mentre legava il cavallo a un picchetto. «Be', non ho niente di nobile come Fiammabianca, ma forse questo può andare.» Posò una mano sul fianco del baio e disse: «Ti chiamerai Cadoc. Era il nome di mio nonno, perciò rendigli onore.» Brom annuì in segno di approvazione, ma Eragon si sentì un po' sciocco.

Quando Saphira atterrò, lui le chiese: Che aspetto hanno le pianure?

Monotono. Non ci sono altro che conigli ed erbacce da tutte le parti.

Dopo la cena. Brom si alzò e gridò: «Prendi!» Eragon fece appena in tempo ad alzare il braccio per afferrare il bastone. prima che lo colpisse in testa. Si lasciò sfuggire un gemito alla prospettiva di un altro duello.

«Non di nuovo» protestò, ma Brom si limitò a sorridere : a fargli un cenno con la mano. Eragon si alzò, riluttante. Presero a piroettare l'uno intorno all'altro fra urti violenti li legno contro legno, finché Eragon non si vide costretto ad arretrare, con un braccio formicolante e intorpidito per colpi dati e ricevuti.

La lezione durò meno della prima, ma abbastanza a lungo perché Eragon accumulasse una nuova collezione di lividi. Quando ebbero finito il duello, scagliò via il bastone con disgusto e si allontanò dal fuoco per leccarsi le ferite.

TUONI, FULMINI E SAETTE

I

l mattino dopo, Eragon evitò di ripensare agli ultimi avvenimenti; i ricordi erano ancora troppo dolorosi. Cercò piuttosto di concentrarsi su come scovare e uccidere i Ra'zac.

Lo farò col mio arco

, decise, immaginando di trafiggere con le frecce le figure avvolte nei mantelli.

Si alzò a fatica; ogni movimento gli procurava fitte acute, e aveva un dito gonfio, bollente. Quando furono pronti a ripartire, montò in sella a Cadoc e disse in tono acido; «Di questo passo, mi ridurrai in poltiglia.»

«Non ci andrei così pesante se non fossi convinto che sei abbastanza forte da resistere» disse Brom. «Una volta tanto, non mi dispiacerebbe se mi sottovalutassi» borbottò il ragazzo.

Cadoc scalpitò irrequieto quando Saphira si avvicinò. La dragonessa scrutò il cavallo con un'espressione di vago orrore e disse: Non c'è posto dove nascondermi nelle pianure, perciò è inutile che voli tanto in alto. D'ora in poi resterò sopra dì voi.

Si alzò in volo, mentre i due viaggiatori iniziavano la discesa. A tratti il sentiero scompariva, costringendoli a trovare da soli la via. A volte dovevano smontare di sella e condurre i cavalli a mano, reggendosi agli alberi per non scivolare. Il terreno disseminato di ciottoli era scivoloso e infido. La fatica li lasciò accaldati e irritati, malgrado il freddo.

Intorno a mezzogiorno raggiunsero il fondo della valle e si fermarono a riposare. L'Anora curvava alla loro sinistra e proseguiva verso nord. Un vento pungente spazzava l'arida pianura, sollevando mulinelli di terra polverosa che finiva loro negli occhi.

Eragon provò un senso di inquietudine davanti alla piattezza del paesaggio, privo di dune o alture. Aveva trascorso tutta la vita circondato da colline e montagne, e senza di esse si sentiva esposto, vulnerabile come un topolino sotto lo sguardo famelico di un'aquila.

A valle, il sentiero si divideva in tre. Il primo ramo procedeva verso nord, in direzione di Ceunon, una delle maggiori città del nord; il secondo tagliava le pianure; il terzo portava a sud. Esaminarono tutte e tre le diramazioni in cerca di tracce dei Ra'zac, e alla fine trovarono le loro impronte che puntavano verso le praterie.

«Pare che siano andati verso Yazuac» disse Brom con aria perplessa.

«Dove si trova?»

Перейти на страницу:

Похожие книги

Неудержимый. Книга I
Неудержимый. Книга I

Несколько часов назад я был одним из лучших убийц на планете. Мой рейтинг среди коллег был на недосягаемом для простых смертных уровне, а силы практически безграничны. Мировая элита стояла в очереди за моими услугами и замирала в страхе, когда я выбирал чужой заказ. Они правильно делали, ведь в этом заказе мог оказаться любой из них.Чёрт! Поверить не могу, что я так нелепо сдох! Что же случилось? В моей памяти не нашлось ничего, что бы могло объяснить мою смерть. Благо судьба подарила мне второй шанс в теле юного барона. Я должен восстановить свою силу и вернуться назад! Вот только есть одна небольшая проблемка… как это сделать? Если я самый слабый ученик в интернате для одарённых детей?Примечания автора:Друзья, ваши лайки и комментарии придают мне заряд бодрости на весь день. Спасибо!ОСТОРОЖНО! В КНИГЕ ПРИСУТСТВУЮТ АРТЫ!ВТОРАЯ КНИГА ЗДЕСЬ — https://author.today/reader/279048

Андрей Боярский

Попаданцы / Фэнтези / Бояръ-Аниме