«No» rispose Dale. «No, fu uno schifo. Ti rendi conto? Gli uomini di un'intera popolazione sono stati trattati come sospetti solo perché erano maschi e appartenevano a una fascia di età probabile. Non erano tenuti a dare il sangue, ma l'idea avvolse la comunità come un incendio — chi non lo faceva era sospetto. Capisci? È stata una violazione bella e buona dei diritti civili. Improvvisamente la gente era costretta a provare la propria innocenza, mentre doveva essere presunta. Se un poliziotto venisse da me a dirmi 'senti, tu sei nero e noi pensiamo che il colpevole sia nero, perciò dimostrami che non sei tu', lo farei radiare. Perciò chiedere ai Tosok di fornire dei campioni di sangue sarebbe la stessa cosa: appartieni a questo gruppo, quindi provaci che sei innocente. No, questo si può evitare. Sono sicuro.»
«Ma sono solo in sette!»
«Resta comunque una questione di diritti civili» disse Dale. «Credimi.»
«Quindi l'Accusa non cercherà di presentare la prova del sangue?»
«Al contrario. Sono sicuro che lo faranno. Sarà una lotta — ma vinceremo, almeno su questo punto.»
«Sei sicuro?»
Rice diede un altro morso al suo panino. «Be', niente è mai del tutto sicuro.»
Frank fece un'espressione preoccupata. «Era quello che temevo.»
Le istanze preliminari erano supervisionate dallo stesso giudice che avrebbe presieduto il processo: Drucilla Pringle. Aveva quarantanove anni. Era il tipo di donna che normalmente si definisce 'affascinante' piuttosto che 'bella', con i lineamenti armoniosi e freddi. La pelle era bianca; i capelli castani e corti. Aveva degli occhiali con la montatura sottile e poco trucco.
La questione più grossa in questa fase fu se il processo dovesse essere trasmesso o meno in televisione. Il giudice Pringle alla fine decise di sì, dato lo straordinario interesse dei popoli di tutto il mondo. Ma c'erano decine di altre istanze:
«Vostro Onore,» disse Dale «noi chiediamo che la giuria venga isolata. L'interesse dei media per questo processo sarà enorme, e quindi non ci sarà modo di evitare che la giuria sia esposta a eventuali pregiudizi.»
«Vostro Onore,» disse Ziegler «io credo che dal caso Simpson siamo tutti al corrente degli incredibili disagi che l'isolamento comporta. Sicuramente con un processo che può durare molto non possiamo fare di giurati e sostituti dei prigionieri.»
«Ho letto le sue note sull'argomento, avvocato Rice,» disse Drucilla Pringle «ma sono d'accordo con l'avvocato Ziegler. Daremo istruzioni ai giurati di evitare le cronache dei media, ma andranno a dormire a casa nei loro letti tutte le notti.»
«Molto bene» disse Dale. «Chiediamo che non siano presentate prove fotografiche del cadavere del dottor Calhoun. Servirebbe solo a infiammare la giuria.»
«Vostro Onore,» disse Linda Ziegler alzandosi «il Popolo si oppone fermamente a qualsiasi limite all'uso di prove fotografiche. Il questionario per la giuria ci permetterà di escludere gli individui particolarmente impressionabili. Ovviamente, una parte significativa della nostra accusa tende a dimostrare che il metodo con cui è stato commesso l'omicidio non verrebbe mai adottato da un essere umano. Non esiste prova migliore delle fotografie della scena del delitto che mostrano il corpo mutilato.»
Mentre ci pensava il giudice Pringle corrugò la fronte. «Su questo ha perso, avvocato Rice. Ma, avvocato Ziegler, la farò tacere immediatamente se le fotografie vanno oltre ciò che è meramente probatorio.»
«Molto bene,» disse Dale «ma chiediamo anche, Vostro Onore, per riguardo verso la famiglia del dottor Calhoun, che le foto del cadavere e degli organi rimossi vengano mostrate soltanto alla giuria.»
«Il pubblico ha diritto a qualcosa, avvocato Rice» disse Pringle.
«Suggeriamo che vengano fatti dei disegni stilizzati che rappresentino le lesioni.»
«Mi sta proponendo un'altra battaglia con gli avvocati dei media» disse Pringle «e non sono convinta che la vostra preoccupazione sia per i sentimenti della famiglia. Lei spera in una giuria impossibilitata a emettere il verdetto, e non vuole infiammare i potenziali giurati per un secondo processo.»
Dale allargò le braccia. «Mi fa un danno, Vostro Onore.»
Pringle lo guardò accigliata, non convinta. «In attesa di vedere gli argomenti dei legali dei media, converrò su un divieto di pubblicazione delle immagini mentre si svolge questo processo; mi riservo di giudicare se tale divieto debba essere mantenuto dopo che verrà annunciato il verdetto.»
«Grazie Vostro Onore» disse Dale. «Poi, la Difesa chiede…»
Il questionario per la giuria, preparato da Accusa e Difesa insieme, conteneva trecentoundici domande. Iniziava in modo abbastanza prevedibile, chiedendo informazioni su età, cittadinanza, stato civile, impiego, livello di istruzione, background del coniuge o del partner, precedenti di natura legale o processuale, idee politiche, appartenenza a organizzazioni, e così via. Chiedeva anche ai potenziali giurati se conoscevano l'imputato, il defunto, qualcuno degli avvocati, il giudice, o chiunque altro lavorasse in tribunale.