Читаем Paolini1-Eragon.doc полностью

«Non con quel braccio. Così anche se svieni non cadrai.»

Brom annuì. «È un onore.» Cinse il collo della dragonessa col braccio sano, e Saphira si alzò in volo e schizzò verso il cielo. Eragon vacillò all'indietro per lo spostamento d'aria provocato dalle sue ali e tornò dai cavalli.

Legò Fiammabianca dietro Cadoc, poi lasciò Yazuac, tornò sul sentiero e si avviò verso sud. La strada attraversava un'area rocciosa, curvava a sinistra e continuava lungo la sponda del Ninor. Felci, muschi e piccoli cespugli la costeggiavano. Faceva fresco sotto gli alberi, ma Eragon non lasciò che l'aria leggera lo cullasse, infondendogli sicurezza. Si fermò brevemente per riempire gli otri e abbeverare i cavalli. Guardando a terra, notò le tracce dei Ra'zac. Se non altro, andiamo nella direzione giusta, Saphira volava in circolo sopra di lui, sempre vigile.

Eragon era turbato dal fatto di aver visto soltanto due Urgali. Gli abitanti del villaggio erano stati uccisi e Yazuac saccheggiata da un'orda numerosa, ma dov'erano tutti gli altri? Forse quelli che abbiamo incontrato erano una retroguardia, oppure una trappola per eventuali inseguitori. Si soffermò a riflettere su come aveva ucciso gli Urgali. Lentamente, un'idea, una rivelazione si fece strada nella sua mente. Lui, Eragon, giovane contadino della Valle Palancar, aveva usato la magia. La magia! Era l'unica spiegazione per ciò che era accaduto. Sembrava impossibile, ma non poteva negare l'evidenza. In qualche modo sono diventato uno stregone, un mago! Ma non sapeva come usare ancora quel nuovo potere o quali fossero i suoi limiti e i suoi pericoli. Come faccio a possedere questa capacità? Era comune fra i Cavalieri? E se Brom sapeva, perché non me l'ha detto? Scosse il capo, stupito e sconcertato.

Conversò con Saphira per controllare le condizioni di Brom e per condividere con lei i suoi pensieri. La dragonessa era confusa quanto lui riguardo alla magia. Saphira, puoi trovare un posto dove accamparci? Da quaggiù non riesco a vedere lontano. Mentre là dragonessa cercava, lui proseguì lungo il Ninor, .

La chiamata arrivò sul far della sera. Vieni. Saphira gli inviò l'immagine di una radura isolata fra gli alberi, lungo il fiume. Eragon fece voltare i cavalli nella nuova direzione e li spinse al trotto. Con l'aiuto di Saphira fu facile trovarla, ma era così ben nascosta che dubitava che sarebbe stata notata da qualcun altro.

Un piccolo falò senza fumo era già acceso quando il ragazzo entrò nella radura. Brom era seduto davanti al fuoco e studiava la ferita sul proprio braccio. Saphira era accuccìata accanto a lui, in tensione. Guardò Eragon con intensità e gli chiese: Sei sicuro di non essere ferito? Non nel corpo... ma per il resto non saprei dire.

Sarei dovuta arrivare prima.

Non sentirti in colpa. Tutti noi abbiamo commesso degli errori oggi. Il mio è stato quello di non starti vicino. Il ragazzo avvertì l'ondata di gratitudine della dragonessa per quel commento. Si rivolse a Brom. «Come stai?»

Il vecchio si guardò il braccio. «È un brutto taglio e fa male, ma dovrebbe guarire in fretta. Mi serve una fasciatura nuova; questa non è durata quanto speravo.» Fecero bollire dell'acqua per lavare la ferita; poi il vecchio si fasciò da solo con una benda pulita e disse: «Devo mangiare, e anche tu hai l'aria di avere fame. Prima ceniamo, poi parliamo.»

Quando furono sazi. Brom si accese la pipa. «Ora, credo che sia giunto il momento di dirmi che cosa è successo mentre ero privo di sensi. Sono molto curioso.» Il suo volto rifletteva i bagliori tremolanti del falò, e le sue sopracciglia folte e sporgenti si aggrottarono.

Eragon si strinse nervosamente le mani e raccontò la storia in modo piano, diretto. Brom rimase in silenzio per tutto il tempo, con un'espressione imperscrutabile. Quando Eragon ebbe finito. Brom abbassò lo sguardo a terra. Per. lunghi minuti l'unico rumore fu il crepitio del fuoco. Alla fine Brom si riscosse. «Hai mai usato questo potere prima?»

«No. Ne sai qualcosa?»

«Qualcosa» rispose Brom, pensieroso. «A quanto pare ti devo la vita. Spero di poterti ricambiare il favore, un giorno o l'altro. Dovresti essere orgoglioso: pochi rimangono illesi nel loro primo scontro con un Urgali. Ma il modo in cui l'hai ucciso è molto pericoloso. Avresti potuto distruggere te stesso e l'intera città.»

«Non ho avuto scelta» disse Eragon per difendersi. «Gli Urgali mi avevano intrappolato. Se avessi aspettato, mi avrebbero fatto a pezzi!»

Перейти на страницу:

Похожие книги

Неудержимый. Книга I
Неудержимый. Книга I

Несколько часов назад я был одним из лучших убийц на планете. Мой рейтинг среди коллег был на недосягаемом для простых смертных уровне, а силы практически безграничны. Мировая элита стояла в очереди за моими услугами и замирала в страхе, когда я выбирал чужой заказ. Они правильно делали, ведь в этом заказе мог оказаться любой из них.Чёрт! Поверить не могу, что я так нелепо сдох! Что же случилось? В моей памяти не нашлось ничего, что бы могло объяснить мою смерть. Благо судьба подарила мне второй шанс в теле юного барона. Я должен восстановить свою силу и вернуться назад! Вот только есть одна небольшая проблемка… как это сделать? Если я самый слабый ученик в интернате для одарённых детей?Примечания автора:Друзья, ваши лайки и комментарии придают мне заряд бодрости на весь день. Спасибо!ОСТОРОЖНО! В КНИГЕ ПРИСУТСТВУЮТ АРТЫ!ВТОРАЯ КНИГА ЗДЕСЬ — https://author.today/reader/279048

Андрей Боярский

Попаданцы / Фэнтези / Бояръ-Аниме