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«Dunque.,.» proseguì con aria severa, sbirciando da sotto le sopracciglia cespugliose per assicurarsi che non vi sarebbero state altre interruzioni. «Gli elfi erano una razza fiera, all'epoca, ed esperti di magia. Al principio considerarono i draghi alla stregua di animali. Un giovane elfo sventato inseguì un drago, come avrebbe fatto con un cervo, e lo uccise. I draghi, oltraggiati, tesero un agguato all'elfo, che fu ucciso a sua volta. Purtroppo lo spargimento di sangue non si fermò lì. I draghi si riunirono e attaccarono l'intera nazione elfica. Sgomenti per la gravita dell'equivoco, gli elfi tentarono di porre fine alle ostilità, ma non riuscirono a trovare il modo di comunicare con i draghi. «Per abbreviare una complicatissima serie di eventi, diciamo che ci fu una lunga, sanguinosa guerra, di cui entrambe le parti alla fine si pentirono. Al principio gli elfi combatterono solo per difendersi, perché non volevano peggiorare la situazione, ma la ferocia dei draghi alla fine li costrinse ad attaccare per sopravvivere. La guerra durò cinque anni e sarebbe continuata ancora a lungo se un elfo di nome Eragon non avesse trovato un uovo di drago.» Eragon trasalì. «Ah, vedo che non conosci l'origine del tuo nome» disse Brom.

«No.» La teiera lanciò un sibilo prolungato. Perché mi è stato dato il nome di un elfo? «A questo punto troverai tutto molto più interessante» disse Brom. Tolse la teiera dal fuoco e versò l'acqua bollente in due tazze. Ne porse una a Eragon e lo avvertì: «Queste foglie non hanno bisogno di una lunga infusione. Bevi in fretta, prima che diventi troppo forte.» Eragon trasse un sorso, ma si scottò la lingua. Brom posò la sua tazza e continuò a fumare.

«Nessuno sa perché quell'uovo fosse stato abbandonato. Alcuni sostengono che i genitori del cucciolo furono uccisi durante un attacco degli elfi. Altri credono che i draghi lo abbiano lasciato di proposito. Comunque sia, Eragon capì quanto era importante allevare un drago amico. Se ne prese cura in segreto e lo chiamò, secondo l'usanza dell'antica lingua. Bid'Daum. Quando Bid'Daum raggiunse la maturità, viaggiarono insieme per raggiungere i draghi e convincerli a vivere in pace con gli elfi. Fra le due razze venne siglato un accordo, e per garantire la pace decisero di creare i Cavalieri.

«Al principio i Cavalieri dovevano essere un semplice mezzo di comunicazione fra elfi e draghi. Tuttavia, col passare del tempo, il loro valore fu sempre più apprezzato e conquistarono maggiore potere. Alla fine stabilirono la loro dimora sull'isola Vroengard e fondarono una città:. Dorù Areaba. Prima che Galbatorix li sconfiggesse, i Cavalieri avevano più potere di tutti i re di Alagasëia. Ora, credo di aver risposto a due delle tue domande.»

«Sì» disse Eragon in tono assente. Il fatto di portare il nome del primo Cavaliere gli sembrava una coincidenza stupefacente. Per qualche ragione, il suo nome non gli sembrava'più lo stesso. «Che cosa significa Eragon

«Non lo so» disse Brom. «È un nome molto antico. Non credo che qualcuno se lo ricordi, tranne gli elfi, e dovrai avere un gran colpo di fortuna prima d'incontrarne uno. Però è un bel nome da portare; dovresti esserne orgoglioso. Non tutti hanno un nome così onorevole.»

Eragon accantonò la questione e si concentrò su quello che aveva appreso da Brom: c'era qualcosa che gli sfuggiva. «Non capisco. Dov'eravamo noi quando sono stati creati i Cavalieri?» «Noi?» disse Brom, inarcando un sopracciglio.

«Sai, noi.» Eragon fece un vago gesto con la mano. «Gli esseri umani in generale.» Brom rise. «Questa terra non ci appartiene più di quanto non appartenga agli elfi. Ci vollero altri tre secoli perché i nostri antenati arrivassero e si unissero ai Cavalieri.»

«Non può essere» protestò Eragon. «Siamo sempre vissuti nella Valle Palancar.»

«Questo vale per qualche generazione, ma prima no. E non vale nemmeno per te, Eragon» aggiunse Brom gentilmente. «Anche se ti consideri parte della famiglia di Garrow, e a buon diritto, i tuoi padri non erano di qui. Chiedi alla gente e scoprirai che parecchi non vivono qui da molto; Questa valle è antichissima e non è appartenuta sempre a noi.»

Eragon si accigliò e bevve qualche sorso di té in silenzio. Era ancora bollente da scottargli la gola. Quella era casa sua, e chi fosse o non fosse suo padre non contava nulla! «Che cosa è successo ai nani dopo che i Cavalieri furono annientati?»

«Nessuno lo sa per certo. Combatterono al fianco dei Cavalieri nelle prime battaglie, ma quando fu chiaro che Galbatorix avrebbe vinto, sigillarono tutti gli ingressi noti delle loro gallerie e scomparvero sottoterra. Per quanto ne so, nessuno li ha più visti da allora.»

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Андрей Боярский

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