Prior si alzò. Era immenso, una torreggiante figura tragica che fissava Walton con il viso accigliato. Per la prima volta, da quando il poeta aveva fatto irruzione nella stanza, Walton ebbe paura che l'uomo ricorresse alla violenza. Le sue dita cercarono il lancia-aghi che teneva nel cassetto della scrivania.
Ma non c'era violenza nel corpo e nello spirito di Prior.
— È opportuno che io me ne vada — disse in tono triste. — Sono spiacente, signore. Terribilmente spiacente. Per entrambi.
Walton schiacciò il pulsante che azionava la porta per fare uscire il poeta, poi richiuse la porta secondo i regolamenti e si appoggiò pesantemente allo schienale della poltrona. Altri tre rapporti uscirono dal condotto pneumatico e caddero sulla scrivania. Li guardò come se fossero stati tre basilischi.
Nelle tre settimane di vita di Poppy, tremila bambini erano stati mandati al Sonno Felice, e tremila gruppi di geni degenerati erano stati eliminati dalla razza. Diecimila maschi subnormali erano stati sterilizzati. Ottomila vecchi moribondi e stanchi avevano raggiunto la loro tomba prima del tempo naturale.
Era un programma duro, elaborato da una mente dura, e ci volevano degli uomini duri per portarlo avanti. Ma perché trasmettere dei morbi tremendi alle generazioni che ancora dovevano nascere? Perché permettere a un adulto idiota di sporcare il mondo con una progenie subnormale? Perché costringere un uomo malato di cancro incurabile a trascorrere giorni e mesi e anni di sofferenza ineluttabile, consumando del cibo prezioso e delle cure preziose e dello spazio prezioso?
Spiacevole? Certo. Ma il mondo aveva votato quel progetto. Fino a quando Lang e il suo gruppo non fossero riusciti nel "terraforming" di Venere, o fino a quando il progetto della nave più-veloce-della-luce non avesse aperto al genere umano la porta dello stile, qualcosa doveva essere fatto per porre rimedio alla sovrappopolazione della Terra. Gli abitanti erano sette miliardi, ora, e la cifra continuava ad aumentare.
Le parole di Prior lo perseguitavano, lo angosciavano, non volevano lasciarlo. "Io ero tubercoloso… dove sarebbero adesso le mie poesie?"
Quel grande uomo umile era uno dei grandi poeti. Anche Keats era stato tubercoloso.
"A che servono i poeti?" si chiese rabbiosamente, con un impeto disperato.
E la risposta venne in fretta: "A che serve tutto il resto, allora? Keats, Shakespeare, Eliot, Yeats, Donne, Pound, Matthews… e Prior. Come sarebbe stata più cupa la vita senza di loro", pensò Walton, immaginando il suo scaffale… il suo unico scaffale di libri, nel suo cubicolo gremito che era una casa di una stanza sola, come usava in quel tempo.
Il sudore gli imperlò la fronte e gli scese lungo la schiena mentre la sua mente arrancava faticosamente verso una decisione.
Il passo che stava pensando di fare lo avrebbe squalificato automaticamente dal suo lavoro, se lo avesse confessato… cosa che, comunque, lui non avrebbe mai saputo, né potuto fare. Nell'ambito della Legge del Controllo della Popolazione, il suo era un atto criminale, un delitto enorme, da punire con il massimo rigore. Nell'ambito della Legge la sua decisione era irresponsabile, la sua decisione era quanto di peggio potesse commettere un uomo, e il suo fango avrebbe coperto per sempre la sua vita futura… se l'avesse confessata.
Ma non l'avrebbe confessata.
E un solo bambino non avrebbe fatto alcuna differenza. Uno solo.
Il figlio di Prior.
Con dita che tremavano schiacciò il pulsante dell'intercom e disse all'operatore: — Se ci sono delle chiamate per me, prenda lei i messaggi. Resterò fuori dell'ufficio per mezz'ora.
2
Uscì dal suo ufficio, guardandosi attorno con aria furtiva. L'ufficio esterno era pieno e immerso in un marasma di lavoro; sei o sette segretarie rispondevano a chiamate urgenti, aprivano le lettere, coordinavano le diverse attività. L'operatore del centralino era curvo sul suo apparecchio, cercando di domare un esercito di luci multicolori come se fossero state tigri feroci. Walton passò tra le segretarie in fretta, e rapidamente si trovò nel corridoio.
Aveva un nodo di paura che gli stringeva lo stomaco, quando si voltò verso il condotto dell'ascensore. Sei settimane di pressione, sei settimane di tensione da quando Poppy era stato organizzato e il vecchio FitzMaugham l'aveva scelto come suo delfino… e adesso, alla fine, una ribellione. Risparmiare un bambino appena nato era una piccola ribellione, certo, ma lui sapeva di colpire alla base Poppy in questo modo con la stessa efficacia con cui avrebbe colpito l'organizzazione facendo abolire la Legge del Controllo.
Bene, una sola eccezione, promise solennemente tra sé.
Risparmierò il figlio di Prior, e poi mi manterrò scrupolosamente nell'ambito della legge.
Schiacciò il pulsante, e il veicolo cominciò a salire dal condotto. La clinica si trovava al ventesimo piano.
— Roy.
Nell'udire la voce calma alle sue spalle, Walton sobbalzò, preso di sorpresa. Cercò di calmarsi, si costrinse a voltarsi lentantente. Dietro di lui c'era il direttore.